Cinquant’anni di storia, cinquant’anni di passione e forte impegno, di incredibili difficoltà da superare per gli organizzatori e le “cantine”, protagonisti in assoluto di quello che oggi è un mito, la Coppa Barontini. Una manifestazione che da sempre possiede un fascino unico, specialmente di notte, quando la folla e le luci, i palazzi che si specchiano nelle acque illuminate, creando un’atmosfera trascendente acque il desiderio di ricordare e onorare la vita e le imprese di Ilio “Dario” Barontini, compagno comunista che aveva combattuto in tutto il mondo contro le dittature.L’idea di ricordare e onorare la memoria di questo moderno combattente risorgimentale, organizzando una gara remiera, ormai lo sanno tutti, ma è bene ribadirlo, nacque fra le mura della sezione Pci “San Marco Pontino”, guidata dal segretario Renato Tedeschi. Una sezione che con quella di Shanghai, era il più popolare centro di vita politica e associativa della nostra città. Anche sull’insistenza di Bruno Tani, l’indimenticabile “Musata” che dalla sua bottega di barbiere (quanti barbieri nella storia del Pci livornese!), dominava l’intero quartiere e sapeva vita, morte e miracoli di ognuno dei “pontinesi